Per alimentazione bilanciata o equilibrata si intende un modo di alimentarsi corretto sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. L’alimentazione equilibrata ha la finalità di garantire un apporto adeguato di energia e di nutrienti, prevenendo sia eccessi che carenze nutrizionali (entrambi dannosi).
I nutrienti sono dei composti chimici contenuti negli alimenti, che vengono assorbiti e utilizzati dal nostro organismo. Alcuni di essi sono definiti non essenziali in quanto l’organismo può sintetizzarli dagli altri composti, sebbene possano essere ricavati anche dalla dieta. Altri, invece, sono indispensabili perché non possono essere sintetizzati e quindi devono essere assunti con la dieta. I nutrienti essenziali comprendono le vitamine, i minerali, alcuni aminoacidi e alcuni acidi grassi (omega-6 e omega-3).
Le carenze nutrizionali a cui la maggior parte della popolazione è esposta quotidianamente a causa dell’alimentazione squilibrata potrebbero non essere così rilevanti da creare sintomi clinici immediati, ma nel lungo tempo possono portare ad un incrementato rischio di malattie associate all’invecchiamento. Ad esempio, l’insufficiente apporto vitaminico a cui spesso siamo esposti non causa una vera e propria avitaminosi come nello scorbuto o nella pellagra, ma sovverte la biochimica cellulare, la capacità di autoriparazione del DNA, favorendo l’insorgere delle tante malattie croniche che oggigiorno ci colpiscono. Ci sono studi infatti che mostrano una correlazione causale diretta tra deficienza cronica (anche modesta) dei circa 40 nutrienti essenziali e molte malattie degenerative che si accompagnano all’invecchiamento, quali cancro, disfunzioni immunitarie, declino cognitivo e malattie cardiovascolari (1). Il motivo sembra insito nelle prerogative evolutive del nostro organismo.
Di fronte a limitate assunzioni di nutrienti essenziali, infatti, la fisiologia umana deve “decidere” a quali funzioni biologiche dare la priorità, in modo tale da garantire all’individuo e alla specie le migliori possibilità di sopravvivenza e riproduzione. In tali condizioni, dunque, il nostro corpo sceglie di indirizzare l’utilizzo dei nutrienti al fine di fornirci una salute “a breve termine” e la capacità riproduttiva, tralasciando la regolazione e la riparazione del DNA e delle proteine che aumentano la longevità. Questo significa che, mentre il nostro corpo è intento, per ragioni di sopravvivenza, ad utilizzare al massimo gli scarsi nutrienti che gli forniamo, nel contempo a livello cellulare viene accelerato il processo di decadimento e morte (2).
E’ bene dunque riflettere sull’importanza di una corretta nutrizione. Essa è fondamentale in tutte le fasi della vita. E’ determinante per un sano sviluppo psico- fisico a partire dalla fase prenatale, poi durante l’infanzia e nelle fasi successive della crescita; facilita i bambini nell’apprendimento scolastico e nello sport; aiuta gli adulti ad essere più produttivi e ad invecchiare in salute.
Riferimenti bibliografici
1) B. N. Ames and J. C. McCann, “Foreword: prevention of cancer, and the other degenerative diseases of aging, through nutrition”, in Chemoprevention of Cancer and DNA Damage by Dietary Factors, S. Knasm¨uller, D. DeMarini, I. Johnson, and C. Gerh¨auser, Eds., Wiley-VCH, Weinheim, Germany, 2009
2) B. N. Ames, “A theory of evolutionary allocation of scarce micronutrients by enzyme triage: adequate micronutrient nutrition to delay the degenerative diseases of aging”, Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, vol. 103, pp. 17589-17594, 2006