E’ bene subito precisare che ogni metodo di cottura riduce il valore nutrizionale degli alimenti.
Sono tre i principali fattori che determinano la perdita di nutrienti: alta temperatura, tempo di cottura e presenza di acqua.
Rispetto alla cottura convenzionale, la cottura al microonde danneggia meno la stabilità delle vitamine idrosolubili (C e B) e produce meno sostanze indesiderate, come idrocarburi policiclici aromatici e ammine eterocicliche aromatiche tipiche, ad esempio, della cottura alla griglia.
Uno studio ha comparato gli effetti di differenti metodi di cottura sul contenuto in antiossidanti di 20 differenti tipi di verdure. Il risultato è stato che gli alimenti cotti al microonde trattengono una maggiore quantità di composti attivi rispetto a quanto fa la cottura a pressione o la bollitura (1).
Di contro, uno studio ha mostrato che bastano appena 60 secondi di cottura al microonde (contro i 45 minuti in un forno convenzionale) per bloccare le capacità anticancerogene dell’aglio. Solo lasciando riposare l’aglio precedentemente tritato per 10 minuti prima di cuocerlo a microonde si riesce a prevenire in parte la perdita delle sue proprietà anticancro (2).
In generale, la cottura al microonde rappresenta un sistema rapido, efficace e sicuro. Infatti, non c’è alcuna evidenza scientifica che tale metodo crei danni alla salute. Fai attenzione solo ad usare le necessarie precauzioni di utilizzo. Inoltre, evita di riscaldare o cuocere il cibo in contenitori di plastica, a meno che non ci sia il simbolo che ne consente l’utilizzo nel microonde.
1. Influence of cooking methods on antioxidant activity of vegetables. Jiménez-Monreal AM et al. J Food Sci. 2009 Apr;74(3):H97-H103
2. The Influence of Heating on the Anticancer Properties of Garlic. Kun Song. J. Nutr. March 1, 2001 vol. 131 no. 3 1054S-1057S